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Europee, la Schlein sorprende tutti e si candida. È caos

Si vociferava da tempo e, ancora una volta, vox populi vox dei. La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein si candiderà per le prossime Europee.

Una scelta che ha provocato più di una qualche reazione avversa, da Giuseppe Conte che ha apertamente parlato di attacco alla democrazia a Romano Prodi che, senza freni, ha aggiunto: “«Se metti cinque candidature e ne scegli una vuole dire che alle altre quattro non ci vai. In alcuni casi non ci vai proprio. Questo è un vulnus per la democrazia”.

Nome nel simbolo

La strategia parrebbe forzata. Il nome della segretaria nel simbolo per abbattere il premierato. Una contraddizione in termini, come non stanno esitando a far notare le varie correnti di partito.

Liste all’americana

Forte anche la contestazione interna di trasformazione del PD in un partito stellestriscie. “Se vuoi trasformare il partito devi farlo attraverso un processo lungo e non arronzato nell’ultimo giorno di presentazione delle liste”. Così Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna, comunque indicato come capolista per le circoscrizioni di Nord-est.

Tiene banco la sua scelta che, laddove si fosse posta al voto, molto probabilmente avrebbe messo in minoranza Elly Schlein all’interno del suo partito.

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