Politica internazionale

«Con tutte quelle bollicine»: Elon Musk pippa. Lo scoop del WSJ che aumenterà ancor più il gradimento del CEO Tesla tra i poveri (e Trump si frega le mani)

Effetto-Berlusconi. L’allora sinistra prodiana ne parlava così male da dimenticare di enunziare i propri punti programmatici agli elettori. Negli USA, inizia la corsa alla Casa Bianca, e il WSJ prova a inguaiare Elon Musk che, nel frattempo e secondo voci di corridoio, parrebbe intenzionato ad appoggiare Donald Trump

Lsd, funghetti allucinogeni e chi più ne ha più ne assuma. Secondo il Wall Street Journal, il plurimiliardario Elon Musk adopererebbe droghe, e non solo a scopo ricreativo. L’abitudine del CEO di Tesla non sarebbe recente e rischierebbe di annullare tutti i contratti delle sue società nei confronti del governo degli Stati Uniti d’America.

Elon lo stravagante

Secondo il WSJ, i comportamenti pubblici di Musk sarebbero da attribuire alla sua abitudine a drogarsi in maniera copiosa e talvolta incontrollata. Per quanto il dossier è oggetto di dibattito circa la talvolta dubbia provenienza delle fonti, nelle ultime 24 ore non si parla d’altro.

Il fratello, Kimbal, amministratore di Space X, sapeva; e dal 2018. Numerose difatti sarebbero state le segnalazioni al familiare del più noto Elon volte ad accendere i riflettori sull’eventuale problematica del magnate, tutte inascoltate.

L’establishment pontifica anche sui termini

Senza entrare eccessivamente nei meandri societari del Wall Street Journal, è lapalissiano che si stia cercando di destabilizzare la credibilità di Musk veicolando l’opinione pubblica sul ripudio delle sostanze stupefacenti. Un secondo attacco in poche settimane dopo la querela del New York Times a OpenIA per violazione dei diritti d’autore e concorrenza sleale dell’intelligenza artificiale.

s. f. [der. di stravagante]. – 1. Il fatto di essere stravagante: è nota in tutto il quartiere per la sua s.la proverbiale s. dei poeti, degli artistiaveva cominciato a mostrare una certa s. nel suo contegno, nei suoi atti, nei suoi discorsinon ti sarà sfuggita la s. dei suoi modidi quelle parole2. Con valore concr., atto, comportamento o discorso stravagante, strano, bizzarro: le sue s. non stupiscono più nessunoha fatto un’altra delle sue s.non a tutti sono gradite le sue s.; in senso fig.: anche il tempo (o la stagioneha le sue s., quando si mostra incostante e rapidamente mutevole.

Non è ben chiaro, tuttavia, l’impatto delle stesse sulla produttività e sulla genialità dell’assuntore essendoché proprio il CEO di Tesla è risultato essere il miliardario col più alto profitto nell’anno appena trascorso.

“Si faceva pure al Burning Man”

Il Burning Man è un festival di otto giorni che si tiene annualmente dal 1991 a Black Rock City, una città effimera situata sulla distesa salata del Deserto Black Rock nello Stato del Nevada, a circa (150 km) a nord-nord-est di Reno. Il festival conclude le celebrazioni con la festa del Labor Day a settembre.

Definito dagli organizzatori come un esperimento in comunità e una radicale espressione di sé, il nome “Burning Man” deriva dal rituale di bruciare un grande fantoccio di legno durante la serata del sabato. Il festival si distingue per l’assenza di concerti con artisti famosi e la mancanza di esibizioni pubblicizzate. Ogni partecipante è libero di organizzare esibizioni, mostre d’arte, performance, workshop e giochi, decidendo se segnalarli o meno all’organizzazione del festival.

Ipartecipanti devono provvedere a tutta l’attrezzatura da campeggio, generatori di elettricità, cibo e acqua per garantire la propria sopravvivenza. Le uniche merci in vendita nella città sono ghiaccio e caffè; tutte le altre transazioni avvengono attraverso baratto o dono.

A Black Rock City, inizialmente, i telefoni cellulari non avevano copertura, ma con l’installazione di nuovi ripetitori è diventato possibile connettersi. Magari forniti dalla muskiana Starlink.

Da rivedere le concessioni delle sue imprese

Secondo il Drug-Free Workplace Act, in qualsiasi azienda vincitrice di appalti pubblici deve vigere ordine e disciplina. O quantomeno urge non strafarsi. Trattasi di una normativa dell’88 che, dati alla mano, è violata proprio a Wall Street. Non nella testata, sia chiaro.

Musk, per ora, non ha replicato. Anche perché il colpo parrebbe non esser andato a segno. La società statunitense, nelle sue classi meno abbienti, tra homeless e affittuari vari, spicca al mondo per assunzione di stupefacenti. Recente il dossier sul Fentanyl, più letale dell’eroina, causa di ben 106mila decessi nel solo 2023.

E gli americani, si sa, inseguono il sogno californiano: Musk è, a tutti gli effetti, più figo di Trump, a cui parrebbe voler dare il suo consenso per le Presidenziali 2024. E se così fosse…

In buona compagnia

Jean Paul Sartre masticava pasticche di Corydrane, un’anfetamina che, a sua detta, gli garantiva lucidità lavorativa per circa dieci ore al giorno: “Assumere Corydrane per me significava poter scrivere di filosofia per i successivi due giorni”.

Laudano sii Nietzsche. Il celeberrimo mix di oppio e base alcolica avrebbe accompagnato la stesura dei più rilevanti aforismi dell’anticristiano pensatore, aiutandolo nella immediata lucidità che contraddistingueva il suo stile analgesico.

Immancabile, e non per minor dipendenza, Sigmound Freud. Il padre della psicoanalisi non era solo un cocainomane ma si mise in testa di curare la dipendenza da morfina del dottor von Fleischl-Marxow con copiose dosi di polverina, salvo poi rendersi conto che come risultato ottenne solo la traslazione da dipendenza a dipendenza.

Daniele Martignetti

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