Congestione spaziale. Sviluppi economici e rischi nell’immediato futuro
Ad oggi, con circa 11.000 satelliti lanciati e prospettive di ulteriori 70.000 nelle prossime decadi, lo spazio è diventato sempre più congestionato. Le attività spaziali, inizialmente pubbliche, hanno visto una crescente partecipazione del settore privato nell’ultimo decennio. Governi, come negli Stati Uniti, incoraggiano l’attività spaziale privata per promuovere rivendicazioni territoriali, sviluppo scientifico e tecnologico, e la creazione di nuovi posti di lavoro.
La Space Economy ha un focus particolare sull’orbita terrestre bassa (LEO), essenziale per telecomunicazioni, osservazione della Terra, posizionamento globale e scopi scientifici. La Statunitense SpaceX, di Elon Musk, detiene il 36% dei satelliti in orbita, evidenziando la crescente competizione nello spazio.
In questo scenario, la militarizzazione dello spazio è evidente, con il rischio di collisioni e proliferazione di detriti spaziali. Test di armamenti anti-satellite, come quello condotto dalla Russia nel novembre 2021, aumentano le tensioni e il pericolo per le missioni spaziali. Anche lo sviluppo di armamenti ipersonici da parte di Cina, Russia e Stati Uniti contribuisce alla militarizzazione.
Il crescente controllo satellitare sulla Terra solleva preoccupazioni sulla possibilità di oscurare o interferire con l’osservazione satellitare, soprattutto tra nazioni considerate ostili. Sebbene ci siano tradizioni di cooperazione, la governance formale diventa essenziale per gestire un ambiente spaziale più affollato e competitivo, con accordi bilaterali o multilaterali tra le maggiori potenze spaziali che potrebbero stabilire norme e comportamenti globali più virtuosi.
Un progetto audace capace di risolvere i problemi di connessione dell’intero globo bypassando ogni censura, anche massmediatica
“Ma quale Babbo Natale. Ecco tutto ciò che devi sapere su Starlink, il trenino di Musk che connette il globo”, Centro Atudi Polaris,
Adsl? No grazie: la controrivoluzione di Elon Musk
Starlink adotta un approccio audace, con migliaia di satelliti in orbita bassa formando una rete dinamica per connessioni ad alta velocità e bassa latenza. Elon Musk è coinvolto in controversie legali, ma il cuore di Starlink è la sua capacità di raggiungere aree remote, offrendo connettività a luoghi isolati, trasformando il concetto di connessione universale in realtà palpabile.
Per l’Europa, Starlink apre le porte a un futuro digitalmente inclusivo, permettendo alle regioni rurali di godere di connessioni veloci ed affidabili, riducendo il divario digitale. Tuttavia, emergono sfide etiche e regolamentari riguardanti la sicurezza dei dati e la tutela della privacy.
Starlink, oltre a essere una rete di satelliti, è un faro che illumina il potenziale di un mondo interconnesso, portando la promessa di una Europa più connessa e partecipativa.
Redazione