Speciale Elezioni USA

Trump dopo l’attentato subìto: Dio vuole sia Presidente

Nel giorno della presentazione dei una piattaforma per le cryptovalute, il tycoon torna sull’attentato subito, attaccando la retorica della sfidante democratica Harris ma ribadendo la telefonata “cordiale con l’attuale Presidente USA Joe Biden

Donald Trump torna sotto i riflettori con una dichiarazione audace: “Dio mi ha salvato così posso salvare il mondo”. Dopo essere scampato a due attentati, l’ex presidente degli Stati Uniti ha attribuito la sua sopravvivenza a un intervento divino, sostenendo che Dio lo voglia presidente degli Stati Uniti. Durante un comizio trasmesso in diretta su X, Trump ha lanciato la sua nuova piattaforma per le criptovalute, la World Liberty Financial, accusando i democratici di fomentare una retorica violenta che, secondo lui, sarebbe alla base degli attentati a suo danno.

Nonostante un recente scambio “cordiale” con il presidente Joe Biden, Trump ha ribadito che il comportamento dei democratici è pericoloso, insistendo che “dobbiamo salvare il nostro Paese” da quello che ha definito un possibile governo “comunista marxista”. Il tycoon ha inoltre lodato il lavoro del Secret Service che lo ha protetto durante l’attacco in Florida, ma ha anche scherzato sul fatto di non aver potuto completare l’ultimo colpo sul campo da golf.

Tensioni crescenti e sicurezza sotto accusa: la risposta della sinistra

La crescente tensione politica negli Stati Uniti è evidente non solo nelle dichiarazioni di Trump, ma anche nelle misure di sicurezza adottate. Joe Biden ha chiesto al Congresso più risorse per proteggere i candidati alla Casa Bianca, una richiesta resa urgente dai recenti attentati. Finora, solo i presidenti in carica e i loro vice disponevano della massima protezione, ma il caso di Trump, che continua a tenere comizi nonostante non sia più in carica, ha sollevato la questione.

Mentre Trump accusa la retorica democratica di essere la causa degli attentati, la vicepresidente Kamala Harris ha invitato al dialogo civile, sottolineando che “non c’è posto per la violenza”. Tuttavia, le tensioni rimangono alte, con scuole chiuse e minacce di attentati in Ohio, legate anche a false accuse contro gli immigrati. Il governatore repubblicano Mike DeWine ha dispiegato la polizia davanti agli istituti scolastici, a seguito di allarmi bomba, mentre gruppi come i Proud Boys continuano a destare preoccupazione. Le divisioni politiche e sociali negli USA sembrano lontane da una soluzione, e il clima di incertezza si intensifica man mano che le elezioni presidenziali si avvicinano.

Language