Ago Magnetico

SPAZIO: L’ITALIA CONTRIBUISCE ALL’INDIPENDENZA STRATEGICA DELL’EUROPA. MA NON BASTA

L’Italia grazie a Leonardo rafforza il sistema spaziale europeo.

Ma questo non basta a spostare l’asse della storia verso l’Europa, c’è bisogno di una visione imperiale.

di Salvatore Recupero

“Leonardo (ex Finmeccanica) e le sue aziende contribuiscono a sostenere l’indipendenza strategica dell’Europa”. A dirlo è stato Alessandro Profumo, Amministratore delegato di Leonardo (ex Finmeccanica). Molti strabuzzeranno gli occhi davanti a questa affermazione. Gli italiani sono abituati a sentirsi l’ultima ruota del carro all’interno dell’Eurozona. Sicuramente le criticità della nostra Nazione non mancano (anzi siamo soffocati dalle nostre inefficienze), ma vale la pena anche parlare delle nostre eccellenze. Ad esempio nelle tecnologie legate all’aerospazio. Soprattutto quando (come in questo caso) non si ragiona ottica squisitamente nazionalistica, ma paneuropea.

Il tema dell’industria aerospaziale non può essere tralasciato. Infatti, come ricorda Gabriele Adinolfi (nell’editoriale del numero 18 della rivista di Polaris): “La nostra Età del Mondo è quella satellitare, dominata cioè da Enti recenti che incidono sullo spazio e sul tempo nonché sull’intera antropologia umana ed hanno persino capovolto i rapporti con il cielo, dominandoci dall’alto(1). Tornando alla dichiarazione di Profumo cerchiamo di capire perché il noto manager si è sbilanciato così tanto.

L’ultimo successo di Thales Alenia Space

Il 03 marzo Thales Alenia Space Italia – joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%) – ha siglato un contratto del valore di 772 milioni di euro con l’Agenzia Spaziale Europea per la fornitura di sei satelliti, che faranno parte della costellazione Galileo di seconda generazione. L’Esa ha agito in nome e per contro dell’Unione Europea rappresentata dalla Commissione Europea. Dal comunicato stampa congiunto di Thales Alenia Space e Leonardo (come riporta Il Sole 24 Ore) si evince inoltre che: “I primi satelliti di questa seconda generazione saranno messi in orbita entro la fine del 2024. Con le loro nuove capacità basate su tecnologie altamente innovative (antenne digitalmente configurabili, collegamenti inter-satelliti, utilizzo di sistemi di propulsione completamente elettrici) questi satelliti miglioreranno la precisione del sistema Galileo, nonché la robustezza e la resilienza del suo segnale, che sarà fondamentale per il prossimo decennio digitale, così come per la sicurezza e per gli usi di difesa” (2).

Qui vediamo il volto migliore dell’Italia. Nessuna piagnucolosa richiesta a Bruxelles, ma al contrario una Nazione che, grazie a Leonardo (partecipata del ministero dell’Economia), si mette alla guida di un grande progetto europeo.

Il sistema Galileo

Quanto è stato detto finora sembrerebbe un tema per addetti ai lavori. In realtà dai satelliti dipende la nostra vita, basti pensare ai sistemi gps, o agli smartphone. 

Andiamo con ordine e partiamo dalle definizioni. Galileo (3) è il sistema di navigazione satellitare globale dell’Europa, che fornisce un servizio di posizionamento globale garantito e altamente accurato sotto il controllo civile. Attualmente fornisce i servizi iniziali, Galileo è interoperabile con GPS e Glonass, i sistemi di navigazione satellitare globali statunitensi e russi. Questo sistema di navigazione sarà implementato nei prossimi anni: con 26 satelliti ora in orbita e oltre 1,5 miliardi di smartphone e dispositivi in tutto il mondo che ricevono segnali di navigazione estremamente precisi. Così è stato deciso dalla Commissione Europea favorendo lo sviluppo di Galileo Next Generation. L’European Space Agency ha chiesto ai produttori di satelliti europei di presentare offerte per il primo lotto di satelliti Galileo di seconda generazione (G2). I satelliti di prossima generazione forniranno tutti i servizi e le capacità dell’attuale prima generazione con miglioramenti sostanziali e nuovi servizi e capacità. Ed è qui che entrata in gioco l’italiana l’ex Finmeccanica. Leonardo, facendo sponda con i francesi di Thales, si è posta alla guida di questa importante operazione. Come dicevamo in gioco ci sono questioni che riguardano la vita di tutti gli europei. A spiegarcelo è l’ad di Leonardo Alessandro Profumo: “Spazio, digitale e cyber security, intelligenza artificiale e cloud sono solo alcuni degli ambiti che vedranno Leonardo sempre più impegnata con l’obiettivo di produrre benefici concreti per i cittadini e per la competitività dell’Europa”. Di notevole importanza è anche lo sviluppo di un asse italo-francese nello spazio grazie a Space Alliance. Quest’ultima costituita nel 2005, è una partnership strategica tra l’italiana Leonardo e la francese Thales. Ne fanno parte due joint venture: Thales Alenia Space (Thales 67%, Leonardo 33%) e Telespazio (Leonardo 67%, Thales 33%). Oggi, grazie al contratto siglato con l’Esa, la Space Alliance sarà leader su tutta la filiera (segmento di bordo, di terra e operations) del sistema Galileo.

Ma per costruire una Europa sovrana non basta la tecnologia. È necessaria una nuova Weltanschauung: una visione imperiale dell’Europa. Vediamo perché.

L’Europa nello spazio

Su questo argomento non possiamo fare a meno di citare l’articolo di Carlo Piras (autorevole manager del settore) nel numero 18 della rivista di Polaris (4). Secondo Piras: “Le tecnologie spaziali europee relative a Telecomunicazioni, Osservazione della Terra, Navigazione/Posizionamento e Sistemi di Lancio possono divenire la punta di diamante della lotta per una rinascita dell’Europa solo se c’è la volontà di utilizzare tali tecnologie quale strumento principe di processi decisionali unitari”.

Per avere un’Europa sovrana non bastano dunque né la moneta né i satelliti ciò che manca è la visione imperiale. Ma niente paura, non è solo un problema di oggi. Un secolo fa l’allora direttore de Il Popolo d’Italia Benito Mussolini aveva già previsto tutto fornendo una via d’uscita. Limitiamoci a citarlo perché ogni commento sarebbe un inutile orpello. “È venuto il momento – scriveva Mussolini – di dire anche su queste colonne, che o si riesce a dare un’unità alla politica e alla vita europea, o l’asse della storia mondiale si sposterà definitivamente oltre Atlantico, e l’Europa non avrà che una parte secondaria nella storia umana. Ma l’unità della politica europea presuppone una fondamentale unità degli spiriti, che deve realizzarsi attraverso l’accettazione di poche, semplici ed umane verità, prima fra tutte questa: che i popoli europei devono smobilitare non solo materialmente, ma anche spiritualmente, e tendere a ricostruire, superando gli angusti nazionalismi che trovano modo di fossilizzarsi su tutti gli scogli, l’unità economica e morale della vita europea. Bisogna astrarre dalle nazioni, per salvare le nazioni. Bisogna considerare il Continente”.

1. Editoriale Polaris rivista numero 18 di Gabriele Adinolfi Primavera 2017

2. Satelliti europei, l’Esa sceglie Thales Alenia Space per la nuova costellazione Galileo di Antonio La Rizza. Il Sole 24 Ore, 03 Marzo 2021
https://www.ilsole24ore.com/art/satelliti-europei-l-esa-sceglie-thales-alenia-space-la-nuova-costellazione-galileo-ADv9cZNB

3. What is Galileo? –Esa
https://www.esa.int/Applications/Navigation/Galileo/What_is_Galileo

4. L’Europa nello spazio, Polaris rivista numero 18 di Carlo Piras Primavera 2017

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