Trump, dazi al 25%. E l’Europa potrebbe giovarne
La complessità della realtà resta il principio interpretativo per chi vuol intuire la verità. Altro che disastro: Donald sta facendo per l’Europa molto più di quello che si pensa. Senza volerlo.
Nessuna eccezione e nessun partner commerciale. Per l’attuale Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, i dazi del 25% sulle importazioni di alluminio e acciaio devono esser persino espansi sì da difender meglio l’economia stelle e strisce.
Questa decisione si inserisce in una strategia più ampia volta a sostenere l’industria nazionale e a rispondere alle politiche commerciali di altri Paesi. Tuttavia, ha suscitato reazioni significative a livello internazionale, in particolare da parte dell’Unione Europea (UE).
Paesi interessati dai dazi
I dazi imposti dall’amministrazione Trump colpiscono una vasta gamma di Paesi esportatori di acciaio e alluminio negli Stati Uniti. Ecco i principali:
- Canada: inizialmente soggetto a un aumento delle tariffe al 50%, poi ridotte al 25% dopo negoziazioni.
- Unione Europea: le esportazioni di acciaio e alluminio verso gli Stati Uniti sono ora soggette a un dazio del 25%.
- Altri partner commerciali: inclusi Paesi asiatici come la Cina e la Corea del Sud, anch’essi colpiti dalle tariffe.
urge però specificare che le attuali tassazioni vigenti siano di vecchia matrice, alcune delle quali risalenti proprio alle amministrazioni Dem.
Risposta dell’Unione Europea
In risposta ai dazi statunitensi, l’UE ha annunciato misure di ritorsione per un valore di 26 miliardi di euro. Queste contromisure comprendono tariffe su una serie di prodotti statunitensi, tra cui mais e riso, burro di arachidi e persino le Harley-Davidson e i Levi’s.
L’obiettivo dell’UE è quello di esercitare pressione sugli Stati Uniti affinché rivedano la loro politica commerciale, evitando un’escalation che potrebbe sfociare in una guerra commerciale transatlantica. Isolazionismo? Potenzialmente, ma per gli USA. L’Europa potrebbe persino beneficiarne costituendo grazie a Trump, un blocco commerciale in stile cinese.
Benefici per l’Europa
Sebbene i dazi statunitensi rappresentino una sfida per le esportazioni europee di acciaio e alluminio, l’UE potrebbe trarre alcuni vantaggi indiretti. Partiamo dal rafforzamento del mercato interno. Le imprese europee avrebbero così una maggiore propensione a orientarsi verso il mercato interno, riducendo la dipendenza dalle esportazioni. Questo fatto, microeconomicamente, inciderebbe significativamente sul PIL aziendale.
Diversificazione dei mercati: le aziende europee potrebbero cercare nuovi mercati emergenti, riducendo l’esposizione alle politiche commerciali statunitensi.
Innovazione e competitività crescenti. La necessità di affrontare nuove sfide potrebbe stimolare l’innovazione, aumentando la competitività delle imprese europee a livello globale. E se leggessimo tutto alla luce della IA generativa, lo sviluppo potrebbe essere molto interessante.
“Go Donald”
La decisione di Trump di mantenere i dazi su acciaio e alluminio ha innescato una serie di reazioni a catena nel commercio internazionale. Premesso che fossero preesistenti e che le dichiarazioni ufficiali servano a smuovere i mercati finanziari, emergono opportunità per rafforzare il mercato interno e diversificare le esportazioni europee 8e canadesi).
Redazione